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Carlos Guastavino

Carlos Guastavino (1912-2000)

Tra i compositori argentini che scrivono opere collegate alla danza, spicca Carlos Guastavino , il quale tuttavia, a differenza di Ginastera, prende le distanze dall’Avanguardia musicale, e compone musiche caratterizzate da un contenuto consapevolmente nazionalista, che fa di lui un modello per chi si occupi di musica popolare.
Non è casuale l’influsso esercitato su di lui dal compositore spagnolo Isaac Albéniz (1860-1909), il cui amore per la propria patria è chia-ramente espresso sin dal titolo della sua celebre suite per pianoforte Iberia, composta tra il 1905 e il 1909.
Il senso nazionalistico di Guastavino si può individuare anche nel fatto che egli componga
talvolta musiche su testi di importanti autori di lingua spagnola, come nel caso della canzone
Se equivocó la paloma (1941) su testo di Rafael Alberti (1902-1999), interpretata da celebri
cantanti quali José Carreras (1946-) e Mercedes Sosa (1935-2009). In questo brano, la
malinconia espressa dalla musica ben si appresta a trasmettere il sentimento di pietà provato
dal compositore nei confronti della colomba protagonista della poesia di Alberti, la quale si
trova in uno stato di confusione tale da credere, ad esempio, che il cielo sia il mare.
Il legame di Guastavino con la danza trova invece chiara espressione nella composizione per
due pianoforti dal titolo Bailecito.
Nella sua brevità, questa composizione è in grado di coinvolgere l’ascoltatore che da esso si
lasci trasportare fino a fargli scordare, per un attimo, dove si trovi, catapultandolo, come la
colomba sopra citata, in uno stato di confusione, ma, questa volta, incredibilmente dolce.
La musica di Guastavino non si presenta semplicemente come musica “argentina”, bensì
come vera e propria musica “popolare”, come s’intende dal titolo della composizione Diez
Cantos populares para Piano. In essa, il punto d’incontro fra la musica popolare e quella
classica è il pianoforte, strumento che più di ogni altro si adatta a qualunque genere musicale,
motivo per cui la “voce” di questo strumento è in grado di giungere a tutti, senza distinzioni
di razza, genere o età, caratteristica, questa, che contraddistingue, peraltro, tutta la buona
musica, della quale le opere di Ginastera e Guastavino costituiscono un grande esempio.

Pietro Cazzamani

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